Giugno 30, 2023

La congiura di Amboise

L’ascesa di Francesco II al trono di Francia nel luglio 1559 coincise con un incontenibile fervore riformista teso ad attenuare i timori escatologici dei decenni precedenti.

La nuova fede seminava certezza della fine del tempo dell’oscurità e dell’inizio della preannunciata luce del Vangelo.

I Missionari calvinisti dal 1555, istituirono circa duemila chiese raccogliendo l’adesione di due milioni di Adepti e fra gli eccellenti convertiti spiccarono il Principe Louis de Condé e l’Ammiraglio Gaspard de Coligny.

La morte di Enrico II, dunque, determinata dai postumi di una ferita di lancia, fu interpretata come un segno della Provvidenza: …Dio ha espresso la sua rabbia contro un principe deciso a opporsi all'ineluttabile trionfo della vera religione….

L'avvento di Francesco II sembrò davvero inaugurare una nuova epoca, ma il risveglio fu amaro: il potere religioso e sociale era espresso dall’integralismo del Duca Francesco di Guisa e di suo Fratello Cardinale Carlo di Lorena, accaniti Persecutori di Riformati.

I Protestanti ne furono sgomenti.

Decisero di travestire la loro opposizione confessionile di opposizione politica ed investirono ogni risorsa contro i due, considerati arbitrari Tiranni.

Scelsero come Capi e Referenti il de Condé ed il germano Antoine de Bourbon Re di Navarra, che avrebbe sostituito il Sovrano malgrado gli appelli alla prudenza rivoltigli da Giovanni Calvino e Théodore de Bèze.

La congiura di Amboise fu, pertanto, nel marzo del 1560 il disperato tentativo protestantico, forse anche finanziato da Elisabetta I d’Inghilterra, di prendere il Re Francesco II e sottrarlo alla ingombrante tutela dei Guisa collocandosi all’interno delle sanguinose Guerre di Religione che impegnarono la Francia fra il 1562 ed il 1598.

Non v’era altra via, a fronte di un Trono indifferente alle proteste, che il rapimento del suo Titolare e della sua famiglia, a partire dalla Regina/Madre Caterina de’ Medici.

Il Regista della congiura fu il Signore di La Renaudie Godefroy de Barry: un Aristocratico del Périgord; ma segreto Ispiratore ne fu Luigi I di Borbone -Condé che, detto Il Capitano muto, si avvalse della complicità di un folto gruppo di Mercanti di Orléans, Tours e Lione.

Radunarono per il 12 febbraio del 1560 Gentiluomini provenienti da tutta la Francia e fra essi il Barone Charles di Castelnau di Chalosse; Bouchard d'Aubeterre; Edme di Ferrière-Maligny; il Capitano Mazères; il Capitano Sainte-Marie a Mérindol.

L’Ammiraglio Gaspard Coligny, nuovo Capo degli Ugonotti, bocciò la violenza del progetto.

Il 1º febbraio del 1560 i Cospiratori si ritrovarono comunque a Nantes

I Guisa, tempestivamente informati dall’Avvocato parigino Pierre des Avenelle, decisero di trasferire Francesco II e la Corte dal castello di Blois al palazzo di Amboise sicuramente meglio protetto; sostituirono le Guardie; consolidarono le difese per essere pronti ad affrontare qualsiasi eventualità.

I Rivoluzionari, che pure avevano fissato l'azione al 1° marzo, la spostarono al successivo 16 e, grazie a Conniventi locali, giunsero in anticipo per spianare la via all’arrivo delle truppe protestanti.

Furono condotte minuziose perlustrazioni nell’area e il 10 scattarono i primi arresti.

Per sei giorni le retate si intensificarono.

Il 17, guidati da Jean du Barry Signore di La Renaudie tentarono di prendere d'assalto una porta del castello per raggiungere il Sovrano e consegnargli un testo di denuncia intitolato Lo Stato di Francia oppresso dalla tirannia dei Guisa, riferito agli abusi commessi dai Guisa

Furono arrestati tutti e nella stessa giornata si dette inizio alle esecuzioni.

La più parte dei Cospiratori fu impiccata alle ringhiere del castello; altra fu fatta annegare nella Loira; altra ancora fu consegnata al selvaggio linciaggio della folla.

Il 19 marzo fu catturato La Renaudie: fu squartato e pezzi del suo cadavere furono esposti sulle porte cittadine.

Il Principe di Condé fu arrestato ma poi liberato e le repressioni continuarono con inaudita brutalità.

Dopo questo evento, i Sovrani di Francia soggiornarono di rado e per brevi periodi ad Amboise, che fu considerata sede di vigilia della Strage della Notte di San Bartolomeo.

Il 24 agosto del 1572 la Monarchia francese amministrata dalla italiana Caterina de’ Medici scrisse la più vergognosa delle pagine della sua storia.

Francia.

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