La corrotta ed ambiziosa Carolina Matilde di Hannover, sorella di Giorgio III d’Inghilterra, nacque a Londra il 22 luglio del 1751 e morì a Celle il 10 maggio del 1775 dopo essere stata Regina consorte di Danimarca e Norvegia come moglie del cugino Cristiano VII, che sposò nel 1766.
Fu un matrimonio breve ed infelice che la portò ad una relazione extraconiugale iniziata nel 1770 col Medico di Corte Johann Friedrich Struensee, divenuto di fatto Re: egli dispose di un enorme potere; istituì una serie di riforme e portò il Paese al colpo di Stato concluso nel 1772 con l’arresto della Sovrana e la sua deportazione in Germani.
La vita
Apparteneva al Casato di Hannover, succeduto nel 1714 agli Stuart Regnanti di Inghilterra ed Irlanda.
Era l’ultima e settima dei figli dell'erede al trono Federico Principe di Galles e di Augusta Principessa di Sassonia.
I nonni paterni erano Giorgio II e Carolina di Brandeburgo; i materni Federico II di Sassonia e Maddalena di Anhalt.
Suo padre morì improvvisamente circa quattro mesi prima della sua nascita ma le fu comunque dato, pur se figlia postuma, il titolo di Sua Altezza Reale Principessa Caroline Matilda.
Fu battezzata dieci giorni dopo nel Leicester House dal Vescovo di Norwich Thomas Hayter ed ebbe come Padrini suo fratello Giorgio; sua sorella Principessa Augusta e sua zia paterna Principessa Carolina.
Crebbe, dunque, in una famiglia numerosa e a distanza dalla Corte, nella residenza estiva del Palazzo di Kew Gardens lungo i Tamigi ove si vuole che sua madre mantenesse una relazione col Primo Ministro Lord Bute.
Amava l'equitazione; aveva talento musicale: suonava il clavicembalo; leggeva con passione e parlava inglese, italiano, francese e tedesco.
Il 25 ottobre 1760, all’età di nove anni, morto il nonno Re Giorgio II, il fratello cinse la tiara inglese come Giorgio III.
Parallelamente, alla Corte danese si cercava una Sposa per l’erede al trono Cristiano.
La prescelta sembrò inizialmente la Principessa Luisa, ma si ripiegò poi sulla quindicenne Carolina Matilde che si recò in Danimarca per sposare il Cugino mentalmente instabile.
Il rito fu officiato l’8 novembre del 1766 al Palazzo di Christiansborg a Copenaghen.
La coppia ebbe due figli: Federico e Luisa Augusta.
Carolina Matilde, non bella ma affascinante, fu invisa da subito alla Corte contando sulla sola lealtà della Dama di compagnia Louise von Plesse che la istigò contro il marito sospettato anche di omosessualità.
Il Re consumò il matrimonio per il solo bene della successione e, dopo la nascita di un maschio, rivolse ogni sua attenzione alla Cortigiana Støvlet Cathrine, compagna di avventura nei bordelli della capitale.
Nel maggio del 1768, Cristiano VII viaggiò in Europa visitando Altona, Parigi e Londra: nel corso delle sue peregrinazioni mondane, conobbe Johann Struensee.
Costui, Medico di successo, riuscì ad accattivarne la fiducia gestendone la instabilità e soprattutto incoraggiandolo a migliorare il rapporto con la moglie cui il Sovrano prese a mostrare rispettosa attenzione cominciando col festeggiarne per tre giorni il compleanno del 1769.
Ella, però, era consapevole che il mutato atteggiamento del coniuge era esito delle pressioni di Johann, nei cui confronti interesse e curiosità si spinsero nel gennaio del 1770 ad assegnargli una camera da letto all'interno del palazzo reale.
A primavera divennero Amanti.
La patologia mentale del Re, intanto, si aggravò e Carolina Matilde divenne il punto di riferimento di un gruppo detto Dronningens Parti, o Partito della regina: confortato dalla posizione di potere da lei conseguita, Struensee assunse di fatto le redini del governo e, quando il 15 settembre del 1770 fu licenziato il Medico di Corte Bernstorff, Struensee divenne Maître des requêtes ovvero Consigliere privato avviando i sedici mesi noti come Epoca di Struensee.
In quello stesso anno, il Sovrano cadde in uno stato di torpore ed egli esercitò il potere assoluto emanando, tra il 20 marzo del 1771 ed il 16 gennaio del 1772, almeno mille e sessantanove ordini di gabinetto; mancando di rispetto alle tradizioni di Danesi e Norvegesi e puntando ad eliminarle del tutto, a favore di principi astratti.
Johann Struensee
Medico di Corte di Cristiano VII di Danimarca e de facto Capo del governo danese, Johann Friedrich Struensee nacque ad Halle il 5 agosto del 1737 e fu giustiziato a Copenaghen il 28 aprile del 1772 per la scandalosa relazione sentimentale con la Regina Carolina Matilde e per la nascita della Principessa Luisa Augusta della quale gli si attribuì la paternità in un tourbillon di intrighi e giochi di potere che gli valsero rovina e condanna a morte.
Si era laureato in Medicina all’università di Halle ed aveva esercitato la professione ad Altona, ove nel 1778 aveva conosciuto il Re danese diagnosticandone la schizofrenia.
Eletto Medico reale, pur parlando esclusivamente il tedesco, assunse un enorme potere a corte finendo col diventare l’Amante della Regina e con l’assumere la guida dello Stato, al quale impose principi illuministici e una serie di riforme: l’abolizione della tortura; della pena capitale per il furto; del lavoro non libero; della censura della stampa; della pratica di preferire i Nobili negli Uffici statali; dei privilegi dell’Aristocrazia; del finanziamento statale dei Produttori improduttivi; di alcune festività; della tassa sul gioco d'azzardo e cavalli di lusso proponendo il divieto di commercio di Schiavi nelle colonie.
Non solo: riorganizzò le Istituzioni giudiziarie giuste a ridurre la corruzione; introdusse depositi di grano statali per bilanciarne il prezzo; assegnò terreni agricoli a Contadini; ridusse l'esercito; riformò le università e tutte le Istituzioni sanitarie statali; licenziò interi Staff dei Dipartimenti pubblici privandoli di pensioni e/o indennizzi e sostituendoli con Soggetti di sua stretta fiducia.
Dal canto suo Carolina Matilde, attraverso una condotta strafottente del perbenismo dei Sudditi e imbarazzante per il Consiglio di Corona, sfidò spregiudicatamente un Regno che venerava la Casata Reale di Oldenburg: per il Popolo vederla cavalcare vestita da uomo fu sconvolgente.
Nel 1771, anzi, in occasione del compleanno di Cristiano ella fondò il Mathilde-Ordenen.
Il 17 giugno di quell’anno la Corte elesse residenza nel Palazzo di Hirschholm, dove ella trascorse una idilliaca estate con l’Amante e con il primo dei figli.
Il 7 luglio successivo partorì la piccola Luisa Augusta, dalla dubbia paternità: la bambina fu definita la petite Struensee malgrado ufficialmente fosse considerata Principessa.
Il divorzio
Nel 1772 istigato da Pezzi di Corte e dalla seconda moglie del padre: la Regina/vedova Giuliana Maria di Brunswick, il Re emise un ordine di arresto per la moglie e l’Amante, che il 17 gennaio furono deportati nella prigione del castello di Kronborg e il successivo aprile sancì quell’annullamento delle nozze che rese la Sovrana Protagonista di uno scandalo internazionale.
La relazione extraconiugale fu ammessa da Struensee, condannato e decapitato il 28 aprile.
Il suo cadavere fu squartato ed esposto al pubblico.
Il 28 maggio successivo la Regina fu ripudiata ed esiliata a Celle, verso Hannover, donde coltivò sempre la speranza di tornare un giorno in Danimarca per rivedere il Marito, nel frattempo sostituito dal fratellastro Federico come Reggente.
Per la sua disdicevole condotta, il fratello Giorgio III le interdisse l’ingresso in Inghilterra.
Nel 1774 fu invano pianificato un complotto che la portasse alla reggenza danese il Principe ereditario.
Carolina Matilde morì esule di scarlattina l'11 maggio del 1775.
Aveva ventitré anni e le fu negato fino alla fine il diritto di rivedere i figli.
Bibliografia
H. Arnold Barton, Scandinavia in the Revolutionary Era 1760–1815