Maggio 4, 2024

Edoardo II Plantageneto

Noto anche come il Predecessore, nacque a Caernarfon il 25 aprile del 1284 e morì a Berkeley il 21 settembre del 1327.

Era figlio del Re e Duca d’Aquitania Edoardo I e di Eleonora di Castiglia, a sua volta figlia di Ferdinando III il Santo e della Contessa di Ponthieu Giovanna di Dammartin.

Legò la propria infanzia al coetaneo guascone Pietro Gaveston e, appena tredicenne, attraversò la Manica per unirsi al Conte fiandrino Guido di Dampierre: sconfitto da Roberto II d’Artois il 13 agosto del 1297 nella battaglia di Furnes, si ritirò a Gand.

Durante l'assenza paterna, presiedette il Parlamento ed approvò lo statuto che garantiva la libertà dal dazio, se non col consenso dei Maggiorenti e il veto di sequestro contro la volontà dei Proprietari.

E proprio a Gand Edoardo I pose il proprio sigillo sul documento il 5 novembre successivo.

Parallelamente furono aperti negoziati di pace con la Francia e combinati, nel 1298, i matrimoni di padre e figlio: l’Uno, già vedovo, con Margherita sorella di Filippo IV il Bello; l’Altro con Isabella, figlia dello stesso Sovrano.

L’intesa fu sottoscritta a Parigi nel 1303.

Edoardo II fu nominato Principe di Galles a Lincoln il 1º febbraio del 1301, all'età di sedici anni e poco dopo fu investito della Contea di Chester.

Malgrado nel 1306 diventasse Cavaliere e Duca d’Aquitania, l’assidua frequentazione col suo Amico ed Amante Gaveston, confinato a Crécy, incrinò i rapporti col genitore.

Nel 1307 Edoardo I riprese la guerra contro gli Scozzesi guidati da Robert Bruce, che il 27 marzo del 1306 si era fatto proclamare Re a Scone, nel sito tradizionale delle incoronazioni dal quale era stata asportata la sacra pietra della cerimonia e nel quale era stato innalzato lo stendardo reale inglese.

Nel pieno dell’attività bellica, il Sovrano londinese si spense a Burgh by Sands.

Edoardo II ascese al trono; richiamò il Gaveston dall'esilio; lo nominò Conte di Cornovaglia; lo designò Consigliere personale di fiducia e, nell’anno successivo, gli affidò la reggenza del regno dovendo recarsi in Francia per le nozze.

L’Aristocrazia se ne indignò e, nel maggio del 1308, per le pressioni subite dai Magnati, egli fu costretto a comminare il secondo esilio a Gaveston investendolo della nomina a Governatore dell'Irlanda, dalla quale fu espulso nel 1310.

Analogo provvedimento gli fu irrogato in Galles e in Scozia da una commissione di Nobili sicché tornò in Inghilterra: Edoardo aveva annullato ogni atto a lui ostile, de facto stimolando il ricorso alle armi.

Le Baronie, infatti, insorsero e misero entrambi in fuga finché, nella Contea di Lancaster, Essi si affidarono al Duca Thomas di Clarence, primo cugino del Re.

Gaveston si rifugiò nel castello di Scarborough, ma per la insufficienza di difese e risorse aprì trattative.

Il Conte di Pembroke accolse le sue istanze e lo condusse al castello di Deddington, nell' Oxfordshire; tuttavia il Conte di Warwick lo catturò e giustiziò il 19 giugno del 1312.

Edoardo se ne disperò e decise di vendicarsi; ma gli fu proposto un compromesso: se avesse rinunciato a propositi ritorsivi, l’Aristocrazia capeggiata dal potente e ricchissimo Duca di Clarence lo avrebbe appoggiato nell'imminente guerra agli Scozzesi.

La guerra alla Scozia e i rapporti con la Francia

Sconfitto in battaglia a Methven nel giugno del 1306, Robert Bruce aveva avviato la guerriglia contro le Guarnigioni inglesi di stanza in Scozia e, forte del consenso nazionale, aveva cominciato ad irrompere su città e castelli finendo con l’occupare Edimburgo nel 1310.

Nel 1314 deciso ad intervenire contro l’assedio di Stirling da parte del Ribelle, Edoardo radunò un grande esercito nel Northumberland; ma molti Nobili inglesi si limitarono a solo inviare modesti contingenti, privando il Re della necessaria Cavalleria e di capaci Consiglieri.

Egli avanzò comunque: lo scontro avvenne a Bannochburn e fu per lui quell’autentico disastro che lo pose alla mercé dell’Aristocrazia.

Il conflitto si protrasse, fra una tregua e l’altra come quella biennale del 1319, finché la Scozia non ottenne il riconoscimento della propria indipendenza.

Nel frattempo, morto Filippo IV di Francia, Edoardo non aveva reso il dovuto omaggio quale Duca d’Aquitania al nuovo Sovrano Luigi X e, alla morte di Costui, nel 1316, neppure lo rivolse a Filippo V che fece proprio il risentimento dei Sudditi della Guienna e del Ponthieu, il cui territorio fu occupato dai Francesi nel 1318 mentre il Parlamento parigino condannava la Corona inglese ad una ammenda.

Nel giugno del 1319 Edoardo si decise all’atto per procura e l'anno successivo andò ad Amiens per formalizzarlo.

Si trattenne nella città sei settimane e ristabilì buoni rapporti con Filippo V, che gli restituì il Ponthieu.

I Despenser

Hugues Despenser il Vecchio, già Collaboratore di Edoardo I, aveva aumentato le fortune della Dinastia e il figlio Hugues il Giovane aveva frequentato Edoardo II quando era ancora Principe di Galles: erano diventati Cavalieri nello stesso giorno e il Despenser, Feudatario in virtù dell’eredità della Moglie Eleonora de Clare, nel 1318 divenne Ciambellano reale.

Fu un abile Cortigiano: riuscì ad accattivarsi il Re sostituendosi al precedente Favorito Ruggero d’Amory e nel 1320 la sua potenza aveva preso a debordare: si accaparrò le terre gallesi della Consorte, in sprezzo dei diritti dei Cognati, e nel 1321 era ormai inviso all’intera Corte, alla Regina Isabella, alle Baronie ed al Popolo inglese.

Alla fine i Despenser padre e figlio furono esiliati: l’uno riparò a Bordeaux, l’altro diventò un Pirata della Manica.

Tornarono in Inghilterra dopo un anno ed Edoardo restituì al Giovane il ruolo di pupillo.

L’esilio, tuttavia, non ne aveva ridimensionato l’avidità; l'impudenza e la crudeltà: col Sovrano, egli sconfisse le Baronie nemiche facendole poi giustiziare; disposero la decapitazione di Thomas Plantageneto e rinchiusero nella torre di Londra Ruggero Mortimer primo Conte di March, instaurando una sorta di inaccettabile regime di violenza ed un sostanziale e diffuso disagio economico.

Lo scontento dominava anche la Corte: a partire dalla fine del regno di Edoardo I nel Parlamento che, per un'ordinanza del 1311 doveva riunirsi almeno una volta l'anno, i Rappresentanti dei Cavalieri inizialmente deputati a solo approvare sussidi, ebbero incarico di predisporre petizioni e, nel 1322, lo statuto di York li chiamò alla elaborazione di nuove Leggi.

Edoardo II introdusse la distinzione tra il Re e la Corona.

Nel 1303 Edoardo I aveva promulgato la Charta Mercatoria, osteggiata dai Mercanti e sotto Edoardo II il movimento xenofobo assunse dimensioni allarmanti: ampi privilegi furono accordati ai Mercanti dell’Hansa cui il Sovrano, dietro compenso, permise traffici utili all'espansione del mercato laniero inglese: dopo che Edoardo I nel 1290 aveva espulso gli Ebrei, il credito era sotto controllo straniero, in particolare fiorentino poiché, quando i Frescobaldi abbandonarono la piazza inglese, si fecero strada i Bardi e i Peruzzi.

Conflitto con la Francia

Nel gennaio del 1322 a Filippo V succedette Carlo IV il Bello che, dopo avere atteso due anni l'omaggio di Edoardo, lo convocò ad Amiens per il 1º luglio 1324.

Il Plantageneto cercò di guadagnare tempo lamentando i soprusi francesi sulle sue terre aquitane e le vessazioni subite dai Sudditi francesi amici dell’Inghilterra.

Purtroppo era già esploso il caso di Saint-Sardos, dove il Siniscalco di Guascogna aveva fatto uccidere Funzionari francesi riparando poi nel castello di Montpezat, confiscato da Carlo IV.

Il Rappresentante incaricato di prendere possesso dell’edificio fu arrestato e, poiché Edoardo non si era presentato ad Amiens, Carlo IV sequestrò il Ponthieue la Guascogna.

Si giunse alle armi.

Netta fu la vittoria delle Truppe franche ed anche Edmondo Plantageneto Conte di Kent e fratellastro di Edoardo dovette arrendersi e sottoscrivere una tregua sino ad aprile del 1325.

Intervenne Giovanni XXII che consigliò alla Regina Isabella di intercedere presso il fratello: Ella si recò in Francia; ottenne una sospensionedel conflitto fino a luglio e persuase i due Regnanti ad un compromesso: Carlo prendeva possesso della Guascogna, impegnandosi a restituirla quando Edoardo gli avesse reso omaggio.

Il Sovrano inglese non onorò l'impegno e la Corte avversaria accettò che fosse suo figlio Edoardo III a sostituirlo; ma Edoardo II richiamò in patria moglie e figlio e la guerra riprese.

Isabella rifiutò di tornare in Inghilterra; restò in Francia e si legò a Roger Mortimer, nel frattempo evaso dalla torre di Londra e riparato Oltremanica.

La Regina fu allontanata dalla Corte parigina e fu accolta in Hainaut dove fidanzò il figlio, Edoardo con la figlia del Conte locale e, con la dote della futura Sposa, armò un Esercito per invadere l'Inghilterra.

Hugues Despenser il Giovane cercò invano di farla assassinare e riuscì a causare la morte dello zio di Mortimer come atto di intimidazione.

La vittoria del 1322 contro i suoi Nemici interni non arginò la crisi politica e il discredito in cui il suo Re era caduto per la perdita della Scozia e l'ostilità della moglie che fomentava dal continente la rivolta delle Baronie.

Quando Roger ed Isabella, nel corso del 1326, invasero l'Inghilterra, Hugues il Vecchio fu giustiziato; Hugues il Giovane ed Edoardo II furono arrestati: l’Uno fu impiccato; l’Altro fu posto in stato d’accusa dal Parlamento che, riunito il 7 gennaio del 1327 a Westminster, si pronunciò a favore della Regina e del figlio imputando al Plantageneto l’offesa alla Chiesa; la perdita di Scozia, Irlanda e Guascogna; il malgoverno e il tradimento del giuramento dell'incoronazione.

Il 21 gennaio Edoardo II fu deposto; arrestato e sostituito dal quattordicenne Edoardo III: il governo fu esercitato da Mortimer e dalla Regina/Madre che sospesero la guerra contro la Francia e il 31 marzo del 1327 stipularono un nuovo trattato di Parigi assicurando all’Inghilterra il Ponthieu e la Guascogna e alla Francia Agen e Bazas con i rispettivi dintorni, assieme ad un risarcimento di cinquantamila marchi d'argento.

Edoardo II riuscì a fuggire, ma fu presto ancora arrestato e morì in settembre nel castello di Berkeley ove era detenuto.

Fu probabilmente ucciso.

Alcune Fonti assumono che fosse stato impalato con un ferro rovente.

Comunque il giovane Sovrano ritenendone responsabile Mortimer, lo fece giustiziare e tumulare nell'abbazia di Saint Peter a Glouchester.

Edoardo II era stato avvenente e generoso: socievole, amava le rappresentazioni di Attori e il gioco d'azzardo; non era colto ma era versato nelle attività pratiche.

Forse di carattere debole ed intellettualmente inferiore al padre, ebbe la colpa di affidare il governo nelle mani dei Favoriti Pietro Gaveston e Hugues Despenser la cui avidità ed inadeguatezza produssero diffuso malcontento ed una crisi della quale si avvalse la Scozia per riconquistare l’indipendenza.

Pur chiacchierato per la sua presunta omosessualità, sposò a Boulogne il 25 gennaio del 1308 Isabella di Francia dalla quale ebbe quattro figli:

Edoardo III Re, Giovanni Conte di Cornovaglia, Eleonora Contessa di Gheldria e Giovanna Regina/consorte di Scozia.

Bibliografia

H. Johnstone: Francia: gli ultimi capetingi

H. Johnstone: Inghilterra: Edoardo I e Edoardo II

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