Nacque ad Islip verso il 1002 e si spense a Londra il 5 gennaio del 1066, con fama di santità confortata da provvide iniziative come la istituzione della Camera dei Lord e della Camera dei Comuni e la compilazione di un codice di leggi sassoni: Leggi di Edoardo, ovvero una serie di provvedimenti considerabili fonte del diritto comune inglese.
Figlio del Re Etelredo II d’Inghilterra e di Emma di Normandia, fu il penultimo Sovrano della dinastia anglosassone e governò dall’8 giugno del 1042 alla morte.
Canonizzato nel 1161 da Alessandro III nel Duomo di Anagni, è considerato Patrono d’Inghilterra e della famiglia reale.
Il suo palazzo era ubicato a Brill, nel Buckinghamshire ma nel 1015, a fronte dell’invasione danese di Knud il Grande, la madre condusse lui ed il fratello Alfred in Normandia ponendoli sotto la protezione del Duca locale Riccardo II.
Fu, pertanto, educato alla Corte della Normandia.
Morto Knud, che la genitrice ormai vedova aveva nel frattempo sposato, e richiamato dal fratellastro Harthacnut fu designato erede e tornò in Inghilterra con un seguito di Nobili e Ecclesiastici che spianarono la via all’influenza culturale normanna.
Per spirito di pace e nel rispetto della ragion di Stato, Edoardo impalmò la coltissima Edith, figlia del Conte Godwin e, pur mantenendo il voto di castità, visse nozze serene.
Fu il Suocero ad arroventare gli anni del suo regno: rientrato dall’esilio nel1051, impose l'allontanamento degli Stranieri dalla Corte, contro la infaticabile attività di mediazione del Genero fra Sassoni e Normanni.
Dopo uno sterile tentativo di detronizzare Aroldo I, nel 1306 Edoardo lasciò l’Inghilterra mentre il germano veniva catturato dall’irriducibile Godwin, che lo consegnò al Re dal quale fu fatto torturare a morte.
L’8 giugno del 1042, Edoardo cinse la tiara e …tutta la gente lo scelse come re a Londra…
Fin da subito egli mantenne la pace nei suoi Stati e la comunione con la Chiesa cattolica, seguendo la Messa quotidianamente e manifestando generosità, umiltà e bontà malgrado la sua imponente statura ispirasse soggezione e timore.
Fu consacrato nella cattedrale di Winchester il 3 aprile del 1043 e fin da subito condusse il regno verso un regime di pace e prosperità; tuttavia, per disporre del potere necessario, dovette scontrarsi con gli ostili Conti Godwin del Wessex, Leofrico di Coventry e Siward di Northumbria che aizzarono l’Aristocrazia sassone e danese osteggiando le aperte simpatie del Sovrano per i Normanni.
Dei tre, il più pericoloso fu il Primo, col quale la rottura avvenne a seguito della nomina del Primate di Canterbury: il normanno Robert di Jumièges.
Il Conte eccitò la rivolta a Dover con Eustache di Boulogne, ma Leofric e Siward sostennero la Corona che nel 1051 irrogò l’esilio al Ribelle.
Costui tornò in armi l'anno successivo minacciando ancora il trono e, per evitare una sanguinosa guerra civile, il Re lo reintegrò nei titoli e nei beni ed allontanò i propri Consiglieri normanni praticando una politica di pace culminata col decreto del 1049 e per effetto del quale veniva posta in disarmo la flotta inglese creata nel 1012 da Etelredo II.
La decisione fu dettata dalla abolizione della tassa per il mantenimento della Corte, onde riscuotere il favore popolare e ripararsi da attacchi normanni e da incursioni vichinghe, anche attraverso la solida amicizia con Guglielmo Duca di Normandia.
Nell’occasione consolidò la perdita della Armata accordando agli Abitanti dei porti di Sandwich; Dover; Fordwich; Romney; Hyte e Hastings diritti di giustizia a condizione che fornissero tempestivamente un congruo numero di navi ed equipaggi in caso di necessità. Il patto favorì la nascita della Confederazione dei cinque porti, tranne Fordwich.
La morte
La politica pacifista e filo-normanna di Edoardo mutò la storia d'Inghilterra: nel 1060 egli incontrò Guglielmo il Conquistatore per designarlo alla successione; tuttavia, alla sua morte, nel 1066, il Conte di Wessex Harold Godwinson, figlio dell’irriducibile Godwin, si fece incoronare come Aroldo II d’Inghilterra tradendo il diverso impegno contratto in Normandia e tenendo in dispregio le profezie contenute dalla apparizione della cometa di Halley.
Il pugnace Duca normanno, allora, col consenso di Alessandro II, pianificò l'invasione dell'Inghilterra e la condusse profittando dell'attacco al nuovo Sovrano da parte di Harald III Re di Norvegia, pretendente a sua volta al trono inglese.
La battaglia si combatté il 25 settembre a Stamford Bridge e Guglielmo riportò un rilevante successo.
Tre giorni più tardi, salpò da Saint-Valery -sur-Somme e sbarcò a Pevensey, nel Sussex; espugnò Dover e fortificò il borgo di Hastings presso il quale le due formidabili Armate si scontrarono il 14 ottobre.
L’uso dell’arco e l'impiego della Cavalleria esaltarono la vittoria normanna e la morte in campo di Aroldo, sconfitto e ferito mortalmente all'occhio da una freccia.
Alcune Fonti sassoni sostengono che non morì, ma riparò in Cornovaglia morendovi verso il 1080.
Il 25 dicembre del 1066 Guglielmo di Normandia fu consacrato Re d'Inghilterra a Westminster e la sua campagna è testimoniata dall'Arazzo di Bayeux voluto da sua madre Matilde.
La canonizzazione
Mite e generoso, Edoardo lasciò una traccia indelebile nel Popolo che lo venerò non solo per gli illuminati provvedimenti amministrativi ma, soprattutto, per la sua bontà; per la sua attitudine alla carità e per la morigeratezza della sua vita: valori di fede che aveva sviluppato nei venticinque anni trascorsi in Normandia.
La Chiesa anglicana fissa la memoria liturgica al 5 gennaio.
La devozione per il Sovrano si sviluppò quando, recandosi alla chiesa di san Giovanni privo di denaro, egli donò ad un Emarginato un anello prezioso che gli fu miracolosamente restituito in seguito da Pellegrini reduci dalla Terra santa.
Nell'800 il gioiello fu smontato e posto al centro della croce all'apice della corona imperiale, entrando a far parte del patrimonio della Corona inglese.
Le spoglie furono poi onorate a Westminster il 29 dicembre del 1163 dal Primate di Canterbury Thomas Becket a margine di una messa solenne e l'omelia fu pronunciata da Aelredo Abate di Rievaulx, cui è attribuita l'opera agiografica composta in latino Vita di Edoardo il Confessore e forse estratta dalle cronache di Matteo Paris.
La canonizzazione, appoggiata dall’Ecclesiastico Oberto su incarico di Re Stefano, fu attuata nel 1161 da Alessandro III e malgrado la data della memoria fosse stata già decisa, nel 1689 la si spostò al 13 ottobre, giorno della sua prima traslazione del 1102.
Non avendo prole, la lotta per la successione favorì l’invasione normanna dell’ottobre 1066 conclusa dalla battaglia di Hastings.